Un obelisco… una leggenda…

Un obelisco… una leggenda…

Qual è l’obelisco più piccolo di Roma? Tutti noi conosciamo gli obelischi di Piazza di Spagna o di piazza del Popolo o di piazza Navona grandiosi nella loro immensità, ma a fianco ad essi ce ne sono alcuni molto piccoli spesso nascosti alla maggior parte dei turisti ma anche agli stessi romani. Oggi io e Gerry vi vogliamo raccontare la storia di quello di Villa Celimontana al Celio.

Prima di essere trasportato su questo colle si trovava vicino all’ingresso sud-orientale della chiesa dell’Aracoeli in piazza del Campidoglio.

Forse l’obelisco fu innalzato nella piazza durante il medioevo o in occasione del Giubileo del 1300 indetto da Bonifacio VIII, o durante il governo repubblicano di Cola di Rienzo (1347, 1353-54) che si ispirava ai valori etici e politici dell’antichità.

Ma dove si trovava prima di essere posizionato sul Campidoglio?

Alcuni dicono che provenisse dal tempio di Iside in Campo Marzio e faceva coppia con quello della Rotonda di cui vi parleremo la prossima volta, altri invece dicono che decorava il tempio di Iside sul Campidoglio ed era un piccolo dono dell’imperatore Domiziano. Narra una leggenda che all’interno della palla dorata collocata sulla sua sommità erano conservate le ceneri di Augusto.

Questo fu il primo degli obelischi egiziani ad essere nuovamente innalzato in epoca moderna e fu l’unico dei monoliti egizi di Roma a non essere collocato in una piazza pubblica.

L’11 settembre del 1582 il consiglio capitolino decise di donarlo, ormai giacente a terra sin dai tempi dei lavori della piazza eseguiti da Michelangelo, al marchese Ciriaco Mattei, che ne aveva fatto richiesta per la sua villa al Celio, per meriti civici che non conosciamo.

Il monumento fu qui trasportato tra il 1586 e il 1587 e innalzato nell’area del circo adiacente alla palazzina della villa probabilmente sotto la direzione di Domenico Fontana. Nel 1813 Villa Mattei, definita ormai celimontana, divenne proprietà del principe spagnolo Godoy, primo ministro del re di Spagna Carlo IV in esilio a Roma, che lo fece collocare là dove si trova ancora oggi.

La stele è costituita da due pezzi, l’uno sormontante l’altro: quello inferiore, liscio e senza geroglifici, quello superiore più breve (altezza 2,68) e con geroglifici riconducibili a Ramsesse II e si trovava ad Heliopolis davanti al tempio del dio Ra.

                      

 

 

 

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